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TRATTO DA INTERVISTA : Cos’è il tatuaggio paramedicale? Si tratta di un tipo di tatuaggio così bettezzato anche all’estero, che non ha finalità narcisistiche come puo’ essere il Trucco Permanente (vertente sui miglioramenti dei tratti somatici) o finalità decorative come il Tatuaggio tradizionale artistico. E’ un tatuaggio che nasce per “Necessità”.In Italia non è ancora molto conosciuto ma all’estero esiste da molto tempo e viene sviluppato anche all’interno delle cliniche mediche.Con la stessa tecnica di inserimento di colore tramite aghi, ( colori biocompatibili, studiati e creati per questa tipologia di lavoro) è possibile correggere o ricostruire cromaticamente zone del viso o del corpo affette da patologie o purtroppo rovinate dal bisturi a seguito di interventi chirurgici. E’ possibile lavorare su vitiligine ferma, su alopecie, su seni ricostruiti chirurgicamente a seguito di asportazione dovuta a cancro, su cicatrici bianche non cheiloidee e piatte, su ustioni, su discromìe della pelle di varia origine e natura.Vogliamo ricordare alle nostre ascoltatrici che Ottobre è il “Mese Rosa” periodo dell’anno dedicato alla prevenzione e cura del Tumore al seno, malattia che oggi colpisce 1 donna su 3. In che modo Annarita hai pensato di contribuire in merito all’argomento, all’interno di ARTèVISO? Dopo quasi 20 anni di attività di Dermopigmentazione, ho deciso di collaborare con varie Associazioni, sono stata anche volontaria presso la LILT, la “S.Komen” e “La forza e il Sorriso” ( come Consulente di Bellezza in Ospedale in relazione al make-up oncologico) in merito alla ricreazione dell’areola mammaria e la mimetizzazioni delle cicatrici post-intervento, a seguito di ricostruzione chirurgica del seno. E’ una tecnica meravigliosa, indolore, non invasiva, artistica, (che prevede necessariamente l’intervento di un dermopigmentista qualificato regolarmente secondo normtive attuali), volta alla simulazione cromatica del capezzolo o del complesso arola-capezzolo per tutte le donne che vogliono ritrovare la propria femminilità e bellezza, fiducia in sé stesse, approcci familiari e sociali dopo aver passato con successo momenti dolorosi e difficili come il cancro al seno. Annarita, tu sei ideatrice della “Beauty & Hair Therapy”, potresti illustrarci brevemente di che cosa si tratta? Certamente! Il mio background artistico e formazione mi han permesso negli anni di ideare la Beauty & Hair Therapy. Essa consiste nel far diventare più belle del solito le donne sottoposte a chemioterapia con il supporto e la collaborazione di professionisti a cui sono collegata come truccatori, esperti di tricoprotesi ( capelli), dermatologi, medici chirurghi estetici e plastici, insomma un gruppo di persone d’alta professionalità in grado di seguire la donna prima, durante e dopo il percorso chemioterapico.
Il motto è “ Mi faccio bella per sentirmi meglio” “Look good, feel better” . Sono profondamente convinta sulla base di testimonianze ed esperienze, che il sentirsi bene con la propria immagine in un momento in cui la malattia se la porta via, abbia un impatto interiore molto importante e che ciò sia un essenziale coadiuvante alle faticose cure farmacologiche.